Speleo Club Ribaldone - Genova

Gruppo speleologico fondato nel 1970

Domenica 25 Novembre 2007 Buca Del Pigiama

EricaP ha scritto:
Lavori vari e uscita ludica per i nuovi usciti dal corso di introduzione del Martel


Partecipanti: Astolfi Luciano, Astolfi Leandro, Di Rovasenda Michele, Di Piazza Enrico, Pasquarelli Claudio, Sarcina Rosita, Risso Piervittorio, Muston Paolo, Mantero Stefania + i nuovi diplomati al XV corso Flavio, Ivan, Erika, + Lo Giudice Ilaria, Balbi Anahì, Parodi Erica, Gabutti Roberto (SCR)

Stavo per scrivere "e sono certa di dimenticare qualcuno perchè eravamo 16" poi mi sono accorta che nell'elenco mancavo io....

Alzheimer a parte, uscita con tanti partecipanti e tanti obiettivi da potare a termine, la maggior parte dei quali conclusasi in modo positivo, tranne il rilievo della forra scesa l' ultima volta perchè Musty e Leo a detta del Caposquadra Dipi sono "due bulicci e hanno paura delle strettoie"

Cazzate a parte, uscita lunga per il numero di partecipanti ma sicuramente piacevole, a breve spero che Rosita abbia voglia di scrivere quelle sue solite 28 pagine arrivando almeno a raccontare quando abbiamo iniziato ad attrezzare il pozzo.....

Ecco la relazione della Rosita!


“Pigiama party”
Buca del Pigiama 25 Novembre 2007

La prima volta che ho fatto il Pigiama è stato nel dicembre 2006. Una volta uscita da quella buca mi promisi che non ci avrei mai più messo piede…..e infatti come volevasi dimostrare, a distanza di un anno eccomi di nuovo dentro il Pigiama. Ci sono grotte che non digerisco proprio, questa è una di quelle.

Oggi, come dicela Mantero, siamo la metà di mille. All’autogrill di Sestri Levante, dove abbiamo l’appuntamento di adunata generale, vedo arrivare una carovana di batmobili. In testa al codazzo di autovetture mica c’è il jeeppone potente di turno…nooo….c’è Muston con il suo pandino color “terza età” e lo sta lanciando a manetta. Mai visto un panda andare a 150 all’ora.

Oggi c’è anche un gemellaggio con il Ribaldone: Erica, Anahi, Ilaria e Gabuti. In totale 18 persone: un vero party in grotta.

In realtà l’esplorazione di oggi doveva essere un’iniziazione per i nuovi ex-corsisti e le buone intenzione erano molte: armare una nuova risalita e rilevare una strettoia, la famosa strettoia che piace tanto a Pier.

Gli ex corsisti sono solo 3: Erica, Ivan e Flavio. Il resto del gruppo si divide in squadre: la squadra dei gay del rilievo, i semplici esploratori, e la squadra che armerà la risalita. Poi ci sono io, che come al solito faccio una squadra a parte: io lavoro sempre di “ostruzione”, rallento le discese e le salite così, nell’attesa, permetto al gruppo di socializzare con tutta tranquillità. Mica è un lavoro da poco!

Si entra in grotta alle 11,00 circa, carichi come muli di sacchi e attrezzature. Si comincia a saltellare e strisciare tra i vari massi di crollo fino a raggiungere la mini sala d’attesa che precede il pozzo Sara. Come in tutte le sale d’attesa che si rispettino, l’aria diventa subito irrespirabile….ma perché gli speleo scorreggiano così tanto?….e perché aspettano di liberare il gas solo quando si è ammassati in ambienti stretti?…..mah!

Una volta appesa dentro il pozzo Sara, mi guardo intorno….corde, luci e risate ovunque. Siamo tantissimi e penso sia fantastico riempire una grotta di così tante persone.

I gruppi si dividono. Alcuni di noi fanno i turisti e curiosano in giro. Il gruppo dei gay scompare in strettoia e Dipi comincia ad armare la risalita….nella speranza che possa proseguire.

Gli omosessuali abbandonano il rilievo quasi subito. Pare che i 100 chili di massa magra di Muston non siano riusciti a passare in strettoia. Claudio e Flavio raggiungono la sala dei traversi e scendono un pozzetto di una trentina di metri, mentre tutt’intorno echeggia l’urlo del trapano di Dipi. Io, Ste e Pier invece optiamo per una tranquilla chiacchierata tra donne…i soliti discorsi insomma….stitichezza, sindrome del colon irritabile, esplorazioni in Argentina, carenza di attività sessuale…..eccetera, eccetera…..

Nel frattempo le ragazze Ribaldone hanno già cominciato la risalita e noi le seguiamo a ruota. In lontananza si sente il Dipi urlare come un matto:” mi vedete? Vedete una luce blu? Vero che non mi vedete? Eddai che non mi vedete……sono l’ometto invisibile, non mi vedete neeeeeè? Aveva armato la risalita e sperava di sbucare in una nuova parte della grotta…..ma lo vedevano anche i ciechi e lo avrebbe visto pure Mister Magoo. Dai Dipi nù stà a cianse…saià pee n’atra votta…

Mentre aspetto il mio turno di risalita, osservo Ilaria…è appesa sulla corda, in piedi su un enorme masso. Invece di aggirarlo si è arrampicata fin lassù ed ora sta rimuginando sul da farsi….mica ci pensa poi tanto….si lancia tipo “io Tarzan…tu Jane” e atterra sulla parete verticale a “pelle d’orso”. Quando arriva il turno di Pier, procede alla stessa maniera….con eccezione del fatto che, non avendo recuperato un po’ di corda, si tuffa carpiato sotto il masso….e io e la Stefaniaa ridere come i pazzi.

La risalita procede lentamente, senza fretta, tanto sono solo 9 ore che siamo in grotta! In uscita troviamo già il buio ma le Apuane illuminate dalla luna piena sono uno spettacolo strabiliante.

L’ultima vignetta umoristica della giornata è stata offerta dalla sottoscritta, durante l’ arrampicata di una parete di roccia di tre metri, posta vicino all’ingresso del Pigiama.

Una roccia liscia e viscida, senza appigli alcuni, fatta eccezione di rigogliosi ciuffi d’erba….forse non adatti a reggere il peso di un corpo (il mio peso non ve lo dico…mica sono scema eh!).

Spalmata sulla roccia, vengo issata con due manate sul sedere da Flavio e catapultata, al di sopra della parete, da quella forza della natura di Anahi. Mi ritrovo con la faccia per terra e anche quando ormai sono arrivata, Anahi continua a trascinarmi per terra, aiutata anche da Ilaria ed Erica…..e già che ci siete prendetemi anche a calci nelle gengive nooo?

E mentre ritorno verso l’auto penso che il Pigiama non lo farò più…..ma so che non sarà così…..




Rosita Sarcina




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